Rendimento scolastico in adolescenza: il ruolo dell’autostima e dell’autoefficacia


“I genitori danno due cose ai figli, le radici e le ali: la grandezza e il vigore delle ali dipende dalla profondità e dalla robustezza delle radici… tanto più forti saranno le radici (ossia solidi legami di attaccamento familiare) tanto maggiori saranno le possibilità di spiccare il volo, aprirsi verso l’esterno, al mondo (cit. in Proverbio Algonchino)”.
Le esperienze infantili di attaccamento, come riflette la citazione, influenzano la costruzione dell’immagine di sé e il percorso di crescita dell’individuo: figure di accudimento sensibili, rassicuranti e accoglienti rispetto alla richiesta di vicinanza del bambino contribuiscono alla costruzione di un atteggiamento fiducioso verso sé, verso gli altri e verso il mondo esterno, nel quale sarà meno difficile muovere i graduali passi di autonomia.
L’ adolescenza
L’adolescenza rappresenta una fase evolutiva complessa, ricca di cambiamenti in ogni ambito, corporeo, intrapsichico, relazionale e sociale.
Ridefinire il proprio senso di sé è il compito di sviluppo fondamentale e sottende molteplici aspetti.
Nell’immaginario comune l’adolescenza corrisponde ad una fase del ciclo vitale in cui si compiono i movimenti di separazione dalla famiglia d’origine per sperimentarsi all’esterno, creando relazioni significative extra-familiari. Riconoscere questo aspetto fondamentale spesso eclissa il presupposto complementare: non può esserci separazione senza appartenenza.
Ciò significa che sviluppare una sana appartenenza nella propria famiglia, che poggia su esperienze di dipendenza sana in età infantile, è la premessa su cui si struttura il singolare percorso di crescita di ognuno, che richiede di essere compreso in relazione al particolare contesto familiare e sociale.
Diventare maggiormente protagonisti delle proprie scelte e iniziare a delineare un proprio progetto di vita non sempre sono processi lineari ed esenti da difficoltà.
Il rendimento scolastico
La scuola, dopo la famiglia, è il contesto in cui gli adolescenti trascorrono la maggior parte del loro tempo, l’ambiente che struttura la loro quotidianità, luogo di apprendimento, di verifica delle proprie potenzialità e limiti, ma anche “laboratorio di relazioni”, con se stessi, con i docenti e con i pari.
Il rendimento scolastico, spesso superficialmente associato alla volontà di studiare, riflette elementi più complessi, tra cui centrale è l’immagine che l’adolescente ha di sé, il livello di
fiducia in se stesso.
La consapevolezza delle proprie possibilità nel raggiungere determinati obiettivi incide notevolmente nella personale modalità di perseguirli e di gestire eventuali difficoltà.
Quindi la determinazione nel perseguire gli obiettivi scolastici è un aspetto della rappresentazione di sé.
Autostima e autoefficacia
La costruzione della propria autostima e autoefficacia è un processo che riflette la qualità degli antichi legami di attaccamento con le figure di accudimento. Le esperienze infantili costituiscono la trama su cui l’adolescente matura la percezione di sé, influenzando l’adattamento all’ambiente e le capacità relazionali.
Autostima e autoefficacia rappresentano due aspetti evidentemente interconnessi:
l’autostima è “la diposizione a considerare se stessi come dotati della competenza necessaria per affrontare le sfide fondamentali della vita e meritevoli di felicità (cit.Brandel)”; l’autoefficacia riguarda le “convinzioni che la persona ha circa le proprie
capacità di organizzare ed eseguire le sequenze di azioni necessarie per produrre determinati risultati (cit. Bandura)”.
Le esperienze infantili di attaccamento si configurano come un importante fattore di rischio o di protezione rispetto alla costruzione dell’identità ma non determinano rigidamente il
percorso unico, creativo e irripetibile dell’adolescente.
La persona ha infatti la capacità di trovare creativamente delle soluzioni, di personalizzare la realtà, incidendo sull’ambiente e sul proprio divenire.
Conclusioni
Il presente articolo si propone quindi di sensibilizzare la prospettiva di osservazione e comprensione sul tema del rendimento scolastico in adolescenza, includendo il ruolo
dell’autostima e dell’autoefficacia, rilevando sia il potere preventivo di favorire la fiducia in se stessi nei figli, negli alunni, negli educandi da parte degli adulti di riferimento sia l’importanza di considerare i medesimi aspetti negli interventi psico-educativi e di supporto scolastico.

A cura della Dott.ssa Giulia Gregorini

Psicologa – Psicoterapeuta